Vediamo un esempio di link HTML:
<a href="
http://www.w3.org/">Consorzio WWW</a>Questo collegamento è unidirezionale, poiché sono definiti:
![]() | lorigine, che è semplicemente il testo contenuto tra i tag di apertura e chiusura; |
![]() | la destinazione, che è il valore dellattributo href. |
XML, tramite i suoi linguaggi XLink ed XPointer, supporta pienamente questi tipi di collegamento:
![]() | link bidirezionali; |
![]() | link con destinazioni e origini multiple (uno a molti e molti a uno); |
![]() | link che puntano su sezioni strutturali di un documento di destinazione; |
![]() | link in grado di incorporare la destinazione nel documento sorgente; |
![]() | link definiti in un documento esterno a quello di partenza; |
![]() | link a scelta multipla. |
I link scomparsi
possono essere considerati un "effetto collaterale" della struttura dellelemento <A> in HTML. Infatti lindirizzo della risorsa di destinazione viene riportato esplicitamente nel documento, come valore dellattributo HREF, e non in un database o in un altro documento, generando notevoli problemi di manutenzione.Vediamo un esempio di collegamento esteso XLink:
<Esempi xlink:type="extended">
<Collegamenti xlink:type="locator"
xlink:href="
Gli archi esplicitano solamente i due attraversamenti dalla risorsa locale "Elink.xml" alle altre due risorse (remote):
Il browser deve essere in grado, comunque, di attivare su richiesta dell'utente anche i collegamenti non previsti dall'autore del documento, chiamati archi impliciti, che abbiamo rappresentato con linee tratteggiate.
Questo collegamento incorpora automaticamente la risorsa remota nel documento:
<xlink:simple href="
dipartimento.xml"